“Fantasie Condivise”
Ancora una volta incursioni pop, nel mondo della grafica, dei cartoon e del design nelle opere di due giovani artiste, Giorgia Bellingeri e Teresa Morelli, che testimoniano svariate declinazioni dell’arte contemporanea tutt’altro che astratte e slegate dalla vita di tutti i giorni. Entrambe genovesi di nascita e disegnatrici giramondo di mestiere, ci presentano immagini scaturite dalla loro fantasia, ma anche saldamente ancorate alla nostra realtà quotidiana, all’immaginario collettivo, con le quali ci invitano a interagire, divertirci, a riconosce rappresentati i nostri atteggiamenti e difetti…a metterci in crisi persino, pur sempre con la dovuta ironia però...
Giorgia Bellingeri, diplomata a Genova e poi specializzatasi a Londra e a Brighton è un’illustratrice, ma prima ancora una disegnatrice, nel senso che il disegno è la sua vocazione, la sua vita: è per questo che nei disegni non può fare a meno di includere ciò che le sta intorno e tutto ciò che scorre nei suoi pensieri. Il suo disegnare può variare mezzo e supporto – litografie, oli, china e acquerello, smalti su carta, tele, oggetti – ma non la carica di energia e di immediatezza che sa trasmettere talvolta essa invade anche mobili, specchi e altri oggetti di design o di recupero riuscendo ad animarli di vita nuova. In mostra ad esempiun “Gola cabinet” pronto a ingoiare tutti i golosi, è la maniera di Giorgia di affrontare con ironia il tema dei 7 Vizi Capitali, da cui scaturiscono tutte le nostre gioie e dolori. Per coinvolgere il pubblico lo spettatore sarà invitato a scegliere tra 7 maschere create per rappresentare ciascuna uno dei 7 vizi, dopo di chè potrà immortalarsi con una Polaroid…ma è così facile scegliere un solo vizio capitale tra tutti?
Teresa Morelli, anch’essa diplomatasi a Genova, si è poi specializzata in Illustrazione all’Istituto Europeo di design di Milano, città in cui vive tuttora. Con lei entriamo in una dimensione dapprincipio quasi infantile, riscopriamo il piacere del cartoon, del fumetto, del gioco…applicati però a situazioni di vita reale e adulta. Anima gli animali e gli oggetti anche più piccoli e banali come se fossero persone e, quel che più sorprendente, con gli stessi nostri atteggiamenti e cattiverie: i tre cactus/lucertole che si lasciano trasportare annoiati dal metro, le gocce di latte provocate dai biscotti tuffatici dentro la tazza della colazione. Anche a lei piace sperimentare: legni, carte, specchi, etc; tele piccole oppure grandi, acrilici dai colori quasi fluo. Dalle sue immagini risultiamo un po’ spiazzati, divertiti e turbati allo stesso tempo: come nel caso della “Pera sumo” che tenta di accoltellare poveri pezzetti di sushi e sashimi... Dagli acrilici le stesse figure si arrampicano sulle cornici di strani specchi, trovano posto entro spille, si trasformano in grossi pupazzetti di carta per dar libero sfogo alla fantasia di Teresa e al divertimento di chi le osserva.
(Elisa Scuto)